
Le Perquisizioni nel Processo Penale
La perquisizione rappresenta uno dei principali mezzi di ricerca della prova nel processo penale italiano, disciplinato dagli articoli 247 e seguenti del codice di procedura penale. Si tratta di un atto investigativo particolarmente delicato, poiché incide su diritti fondamentali della persona costituzionalmente garantiti. Vediamo insieme gli aspetti principali di questo istituto.
Presupposti e Tipologie di Perquisizione
Come stabilito da art. 247 c.p.p., la perquisizione può essere:
– Personale: quando vi è fondato motivo di ritenere che qualcuno occulti sulla propria persona il corpo del reato o cose pertinenti al reato
– Locale: quando si ritiene che tali cose si trovino in un determinato luogo o che in esso possa eseguirsi l’arresto dell’imputato o dell’evaso
– Informatica: quando si cercano dati, informazioni o programmi informatici pertinenti al reato in un sistema informatico/telematico
Come chiarito dalla recente Cassazione penale n. 7579/2023, il decreto di perquisizione deve contenere una motivazione che, seppur concisa, specifichi:
– Le fattispecie criminose contestate
– I fatti specifici oggetto di indagine
– I “fondati motivi” che fanno ritenere che in un determinato luogo possano trovarsi oggetti rilevanti
– Il nesso di pertinenzialità tra le cose da ricercare e il reato ipotizzato
Garanzie e Modalità di Esecuzione
La legge prevede precise garanzie per la persona sottoposta a perquisizione:
1. Consegna del decreto: Come stabilito dall’art. 249 c.p.p. per le perquisizioni personali e dall’art. 250 c.p.p. per quelle locali, deve essere consegnata copia del decreto all’interessato.
2. Assistenza: La persona ha diritto di farsi assistere da persona di fiducia, purché prontamente reperibile e idonea.
3. Rispetto della dignità: Come espressamente previsto dall’art. 249 c.p.p., la perquisizione deve essere eseguita nel rispetto della dignità e, nei limiti del possibile, del pudore di chi vi è sottoposto.
4. Limiti temporali: L’art. 251 c.p.p. stabilisce che le perquisizioni in abitazione non possono iniziare prima delle ore 7 e dopo le ore 20, salvo casi urgenti.
Particolari Tutele per gli Studi Legali
L’art. 103 c.p.p. prevede specifiche garanzie per le perquisizioni negli uffici dei difensori, che sono consentite solo:
– Quando gli stessi difensori sono imputati
– Per ricercare tracce o effetti materiali del reato
– Per cercare cose o persone specificamente predeterminate
In questi casi, deve essere dato avviso al consiglio dell’ordine forense locale perché il presidente o un consigliere delegato possa assistere alle operazioni.
Perquisizioni d’Urgenza della Polizia Giudiziaria
L’art. 352 c.p.p. disciplina i casi in cui la polizia giudiziaria può procedere a perquisizione di propria iniziativa:
– Nella flagranza del reato
– In caso di evasione
– Nell’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare o di un ordine di carcerazione
– Nel fermo di indiziato di delitto
In questi casi, il verbale delle operazioni deve essere trasmesso entro 48 ore al pubblico ministero per la convalida.
Sequestro Conseguente alla Perquisizione
Come previsto dall’art. 252 c.p.p., le cose rinvenute durante la perquisizione possono essere sottoposte a sequestro. La giurisprudenza (Cassazione n. 43557/2022) ha chiarito che l’eventuale nullità della perquisizione non si trasmette al sequestro né determina l’inutilizzabilità delle cose sequestrate come prova.